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Verdi, nere, snocciolate, condite e chi più ne ha più ne metta…  Ottime da sgranocchiare come aperitivo o come conclusione di un primo o di un secondo, nel caso di una cena, e poi sono davvero buone, sia condite che semplici.

Il loro consumo negli ultimi anni, ha registrato un notevole aumento non solo in Italia, e nelle regioni mediterranee, bensì anche in tutta Europa.

Le olive sono sì ricche di grassi, ma grassi buoni (monoinsaturi), che aiutano a ridurre i livelli di colesterolo, aumentando così solo i valori del colesterolo c.d. “buono” (HDL) ed agevolando, nello stesso tempo, la prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Ma esse sono anche ricche di sostanze nutrienti, antiossidanti (polifenoli, betacarotene, vitamina E); inoltre contengono ferro, calcio, potassio, magnesio, sodio, 4% di fibre, 2% di proteine e infine gli zuccheri.

Esistono tante varianti in merito alla consumazione delle nostre olive, oltre il fatto che sono già buonecosì, anche “sole”, senza un minimo di condimento. E’ chiaro che, più le arricchiamo, più le calorie aumentano, ma sono davvero ottime e saporite se condite che, quando le ammiriamo, ci risulta difficile pensare a ciò che andremo ad assimilare “in più”.

Basta solo aspettare l’ora di pranzo (o di cena) e prenderne qualcuna, male non ci farà… Infatti, le olive da tavola, sono non solo approvate, ma considerate da vari nutrizionisti come una fonte di “fibra dietetica”, in quanto alcune delle loro componenti aiutano le funzioni dell’apparato digerente, prevenendo altresì il tumore al colon. Oltre ad essere un alimento che si digerisce facilmente.

E poi non dimentichiamo che dalle olive nasce l’olio, e senza olio come si potrebbe pensare di cucinare e mangiare? Oltre ad essere un alimento sano ed importantissimo per il nostro organismo!

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L’albero dell’ulivo è il simbolo della vita, è resistente, secolare e non teme i temporali. Le sue radici si adattano nel terriccio delle colline e delle pianure, nelle rocce tra le fessure. E’ giovane e verde in ogni momento, forse, è il vero alleato del temibile tempo. Se tenuto pulito e potato, ogni luogo diventa ordinato e l’orto del contadino si trasforma in un giardino.” (Antonio Monte)